martedì 27 marzo 2012

Moodle...un nuovo modo di apprendere!


Mentre un tempo l'apprendimento formale,informale e quello non formale erano tre tipi di educazione ben distinte l'una dall'altra,oggi,nel nostro paese,si stanno sempre più fondendo l'una con l'altra.
La crescente diffusione dei Social Network (Facebook,Twitter,Youtube ecc..) sta diventando un fenomeno emergente in vari contesti,professionali e di apprendimento formale ed informale. 
Moodle rappresenta un chiaro esempio di questa unione tra apprendimento formale ed informale,infatti si tratta di un vero e proprio corso on-line,che quindi si svolge sul web e che è aperto a tutti gli studenti e professori iscritti. E' un tipo di apprendimento formale in quanto gli studenti hanno la possibilità di consultare il materiale che il professore ha deciso di caricare. Si ha quindi la possibilità di studiare stando comodamente a casa,è un metodo alternativo di imparare,a distanza.
Dall'altra parte però,si tratta anche di un apprendimento informale,perchè tutti i partecipanti possono interagire tra di loro,confrontandosi,chiedendo e offrendo chiarimenti,commentando e aggiungendo materiale,quindi arricchendo in questo modo il proprio patrimonio conoscitivo. Moodle è una piattaforma comunicativa molto semplice ed immediata,in cui il rapporto studenti-insegnante diventa quasi paritario;quest'ultimo non si trova più ad un livello elevato,ma diventa anche un aiutante disponibile ad ogni richiesta dei suoi studenti. Ogni studente invece può organizzare il proprio apprendimento secondo i tempi e le modalità che preferisce,con maggiore flessibilità,senza essere sottoposto a restrizioni o obblighi per svolgere il proprio compito,l'importante è che si attenga alle consegne del professore.

lunedì 26 marzo 2012

I vari tipi di apprendimento!

Tutti noi nel corso della nostra vita apprendiamo continuamente,in modo consapevole o meno,cose sempre nuove.
Il nostro apprendimento può essere suddiviso in tre tipi:
  1. FORMALE 
  2. NON FORMALE
  3. INFORMALE


La distinzione riguarda: le metodologie utilizzate,i tempi,le persone coinvolte,le strutture entro le quali avvengono e le motivazioni. Tutti e tre però sono incentrati sulla persona e servono per aumentare il proprio patrimonio conoscitivo; servono quindi per uno sviluppo personale,ma anche sociale di ogni partecipante.



COME SI RELAZIONANO AL MIO PLE QUESTI TIPI DI APPRENDIMENTO?


Come si può notare anche da miei post pubblicati precedentemente,grazie a vari strumenti,ho avuto la possibilità di arricchire sempre di più il mio PLE,nel corso degli anni. Tutto ciò è avvenuto grazie ad un apprendimento di tipo formale,non formale ed informale.
Per quanto riguarda l'apprendimento formale,cioè quello che avviene all'interno del sistema scolastico,le mie conoscenze sono cresciute sempre di più frequentando la scuola primaria,le scuole medie,le scuole superiori fino all'università. Questo è,come si vede dallo schema qui sopra,un tipo di apprendimento intenzionale e consapevole che,per quanto mi riguarda,è basato sullo studio dei vari libri scolastici,dalla scuola primaria a quelli universitari;dall'utilizzo della piattaforma Moodle soprattutto negli ultimi due anni;dalla consultazione di Wikipedia ed altri siti internet per compiere varie ricerche,richieste nel corso degli anni dai miei insegnanti.
Per quanto riguarda invece l'apprendimento di tipo non formale e informale,cioè quello che avviene in modo volontario e a volte inconsapevole,durante la vita quotidiana,posso affermare che,grazie a varie esperienze vissute,ho acquisito sempre più abilità,valori e competenze,a volte in modo anche divertente. Sono cresciuta personalmente,in modo graduale,per esempio occupando il mio tempo libero svolgendo attività per me interessanti,come: ascoltare la musica(attraverso il mio I-pod oppure anche con Youtube,I-tunes o per radio);leggere un bel libro,cosa che faccio tutte le sere prima di addormentarmi;viaggiare in posti per me molto affascinanti come Venezia,Milano,Barcellona,Malta o molto più semplicemente anche visitando le zone più vicine a me;giocare con gli amici soprattutto quand'ero più piccola,oppure ora che sono un po' cresciuta chattare con loro,tramite Facebook,Twitter,Skype o Messenger;navigare in internet senza alcun scopo scolastico,ma per un mio puro interesse,oppure andare in palestra\piscina quando ho tempo a disposizione. Posso dire di aver arricchito il mio bagaglio conoscitivo anche,per esempio,grazie alla pallavolo,uno sport che mi è sempre piaciuto e che ho praticato per diversi anni quando ero più piccola.

la comunicazione...ieri,oggi e domani!

Saremo tutti concordi nell'affermare che nel giro di pochi anni si sono fatti grandissimi passi avanti per quanto riguarda la comunicazione. Oggi,la nostra,è una società prettamente tecnologica,caratterizzata principalmente da tre elementi: televisione,telefono cellulare e pc.
Chiunque chiedesse a un proprio nonno o addirittura ai propri genitori il modo che utilizzavano per comunicare ai loro tempi,tutti risponderebbero che loro internet,le mail e i messaggi non sapevano nemmeno che cosa fossero. In quegli anni,e intendo anche solo fino a 50 anni fa,non esisteva niente di tutto ciò.
Oggi se una persona,ma soprattutto noi ragazzi,vogliamo sentire un nostro amico per esempio per organizzare la serata oppure anche solo per raccontargli le ultime novità,prendiamo in mano il cellulare e lo chiamiamo oppure ci scambiamo alcuni messaggi.   
Se invece vogliamo parlare con un nostro parente lontano,che magari non sentiamo da un po',accendiamo il pc e gli mandiamo una mail chiedendogli come sta,raccontandogli quello che ci succede nella vita ecc.. Un tempo invece la comunicazione tra le persone era più diretta,quindi per esempio se due amici,che abitavano vicini,volevano organizzarsi,si incontravano uno a casa dell'altro e si parlavano faccia a faccia,perchè quello era l'unica possibilità. Invece,se due persone lontane l'una dall'altra volevano comunicare,l'unico mezzo che possedevano erano semplicemente una penna e un foglio,nient'altro.
Proprio pochi mesi fa,dentro un cassetto,ho trovato un pacco di lettere che mia mamma,quando era giovane,scriveva al mio attuale papà. Le lettere erano un mezzo comunicativo molto diffuso fino a soli 20\30 anni fa ed erano in grado di suscitare forti emozioni. Guardandole si possono subito notare le varie cancellature,la firma,il francobollo sulla busta e la calligrafia,molto importante perchè osservandola è chiaramente visibile la cura e l'amore che mia mamma ci ha messo nel scrivere la lettera.
Oggi quindi,con l'evolversi della tecnologia,la comunicazione tra le persone è cambiata molto,sia in positivo sia in negativo. Grazie ai telefoni cellulare e ai pc tutto è diventato molto più rapido,ma anche sbrigativo e meno diretto e lo diventerà sempre di più,perchè i cambiamenti continueranno ad esserci costantemente.
Secondo il mio punto di vista la nascita dei pc e dei telefoni cellulari è stato da una parte un bene,perchè ora basta accendere un computer,stando comodamente seduti a casa propria e,navigando in internet,puoi fare e trovare tutto ciò che ti serve; invece grazie ai cellulari in poco meno di un minuto,tramite un messaggio o una chiamata,possiamo comunicare anche con persone che magari abitano dall'altra parte del mondo. Quindi la tecnologia ha migliorato e facilitato tantissimo la comunicazione tra le persone,però dall'altra parte è anche vero che prima,quando ci si parlava stando uno di fronte all'altro,senza avere di mezzo lo schermo del pc,tutto era molto più magico e affascinante.

mercoledì 21 marzo 2012

Consultando il grafico realizzato da Bonaiuti su "Categorie di applicazioni implicate nello sviluppo di un Personal Learning Environment" l'ho modificato realizzando il mio grafico di PLE e classificando gli strumenti in base a specifici criteri quali:
-Supporto ai processi di gruppo
-Condivisione di reti di conoscenza
-Sistemi di comunicazione
-Condivisione di risorse
-Produttività individuale in rete
Questi determinati criteri,come è possibile notare,vengono disposti da Bonaiuti stesso su due assi: in orizzontale l'asse Formale-Informale e in verticale l'asse Gruppo-Individuo. 

lunedì 20 febbraio 2012

WEB 2.0: Internet è cambiato

Il WEB 2.0 è un termine utilizzato per indicare uno stato dell'evoluzione del World Wide Web, rispetto alla condizione precedente. Si tende a indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente (blog, forum,chat, wuki, youtube, facebook, myspace,twitter,google+, ecc.).
Il termine Web 2.0 è stato coniato dal guru del business TIM O'REILLY.
Bisogna porre l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino agli anni '90, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca.
Si è passati dalla centralizzazione delle informazioni alla decentralizzazione e dilocazione delle conoscenze, non sono più distribuite dall’alto, ma create e fruite dal basso, in modo orizzontale. Sono sotto gli occhi di tutti i siti che propongono le “live news”, informazioni in tempo reale, ai quali si aggiungono la miriade di blog che sono sparsi nell’universo di bit che formano il World Wide Web. I blog hanno fatto da collegamento per la diffusione del Web 2.0, l’internet creato dagli utenti stessi.
L’e-learning non poteva certo essere immune al nuovo fenomeno Web 2.0 e ne ha tratto gli aspetti migliori,consentendo agli studenti di abbandonare la vecchia veste di utenti ai quali venivano impartite, calate dall’alto, informazioni, per assumere la nuova posizione di conversatori, di persone che interagiscono fra loro, creando cultura, scambiando cultura. Il tutto utilizzando i nuovi strumenti che il Web 2.0 mette a disposizione: blog, podcast, social bookmarking, media sharing aggiunti e integrati alle chat, ai forum, all’e- mail preesistenti.
Da un punto di vista strettamente tecnologico, il Web 2.0 è del tutto equivalente al Web 1.0, La differenza, più che altro, sta nell'approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla semplice consultazione (seppure supportata da efficienti strumenti di ricerca, selezione e aggregazione) alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti.
Se prima la costruzione di un sito web personale richiedeva la padronanza di elementi di HTML e di programmazione, oggi con i blog chiunque è in grado di pubblicare i propri contenuti, dotandoli anche di veste grafica accattivante, senza possedere alcuna particolare preparazione tecnica. Se prima le comunità web erano in stragrande maggioranza costituite da esperti informatici, oggi la situazione è completamente ribaltata. I principali produttori di blog sono scrittori, giornalisti, artisti le cui attività non presuppongono una conoscenza informatica approfondita.

Confronto tra PLE e LMS

DEFINIZIONE DI LMS
Un learning management system (LMS) è la piattaforma applicativa (o insieme di programmi) che permette l'impiego dei corsi in modalità e-learnign (possibilità di imparare sfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza) con lo scopo di contribuire a realizzare le finalità previste dal progetto educativo dell'istituzione che l'ha proposto. Un LMS controlla la distribuzione dei corsi on-line, l'iscrizione degli studenti, il tracciamento delle attività on-line.
Gli LMS spesso operano in associazione con gli LCMS (Learning Content Management System) che gestiscono direttamente i contenuti, mentre all'LMS resta la gestione degli utenti e l'analisi delle statistiche.
La maggior parte dei LMS sono strutturati in maniera tale da facilitarne, dovunque e in qualunque momento, l’accesso e la gestione dei contenuti.
Normalmente un LMS consente la registrazione degli studenti, la consegna, la frequenza ai corsi on-line e una verifica delle conoscenze.
In un sistema LMS più completo si possono anche trovare strumenti quali l'amministrazione di competenza, l'analisi di abilità, la pianificazione di successione, le certificazioni, i codici categoria virtuali e la ripartizione delle risorse (sedi della riunione, stanze, manuali, istruttori, ecc.). La maggior parte dei sistemi tengono conto dello studente principiante, facilitandone l'auto-iscrizione e l'accesso ai corsi.
Il learning content management system (LCMS) è un modulo software presente nelle piattaforme di e-learning che riunisce tutte le funzionalità necessarie alla gestione dei contenuti per l'insegnamento on-line, come ad esempio:
  • Creazione, gestione e memorizzazione dei contenuti didattici;
  • Composizione e modularizzazione delle unità didattiche fondamentali, chiamate Learning Oblject (LO);
  • Tracciamento e memorizzazione delle interazioni degli studenti con i learning object.

DIFFERENZE COL PLE
Il termine PLE (Personal Learning Environment) descrive l’insieme degli strumenti, delle comunità e dei servizi che costituiscono le piattaforme di formazione individuale che i soggetti possono usare per strutturare il loro apprendimento e perseguire i propri obiettivi educativi.
A differenza dell’LMS, la cui caratteristica è quella di essere course-centric, il PLE è learner-centric cioè pone al centro del processo il soggetto in formazione.
Inoltre l’LMS diventa un possibile strumento del PLE, in quanto gli individui in situazione di apprendimento possono decidere se integrare i loro PLE con i componenti di un LMS, ma non necessariamente una tale scelta può rivelarsi utile.
Il termine PLE non si riferisce tanto ad un servizio specifico o ad un’applicazione, piuttosto vuol fare riferimento all’idea delle modalità con cui gli individui si accostano al compito di apprendere.
Infatti un PLE può essere costituito, ad esempio, dai blog dove gli studenti commentano gli argomenti trattati, arricchiti da altre informazioni tratte da siti web del tipo YouTube, feed RSS e altre agenzie informative, ma l’ambiente di apprendimento è rappresentato dall’insieme di tutte le risorse che il soggetto stesso mette in atto al fine di rispondere agli interrogativi, fornire contesti, illustrare i processi del proprio apprendere.
La differenza significativa risiede nel cambiamento del modello del processo di apprendimento: non si assiste più ad un trasferimento di informazioni che determinano conoscenza, bensì si determina un modello in cui lo studente crea connessioni all’interno di una matrice crescente di risorse che egli stesso sceglie e organizza. In questa maniera l’allievo diventa l’artefice e il vero responsabile del proprio apprendimento con il risultato di eliminare o, quanto meno, limitare le possibili cause di insuccesso formativo.
Mi sembra, dunque, che un simile tipo di modello richieda almeno una conoscenza di base degli strumenti e dei componenti digitali, reperibili in rete, tale da consentire una capacità di scelta e un’agilità d’uso tra le varie risorse. Inoltre la capacità di discernimento che devono possedere gli studenti presuppone una padronanza di quelle metacompetenze in ambito formativo indispensabili per poter assumere decisioni consapevoli e mirate sulla struttura del PLE. Ne consegue, che tale modello è applicabile in quei casi in cui gli allievi sono adeguatamente preparati dal punto di vista tecnologico, estremamente motivati nel perseguire gli obiettivi educativi e sufficientemente maturi dal punto di vista delle capacità di gestire i loro processi formativi.
Resta il fatto che, laddove sono presenti tali prerequisiti individuati, il concetto di PLE conduce a fondamentali cambiamenti del ruolo giocato dalle risorse sia umane che digitali nell’ambito dell’insegnamento/apprendimento.
L’insegnamento smette di essere una mera trasmissione di contenuti per diventare un esercizio di assemblaggio, organizzazione, rimodulazione ed integrazione dei dati nella costruzione della conoscenza.
Contemporaneamente l’obiettivo dello studente si sposta dalla necessità di raccogliere informazioni a quella di creare connessioni tra esse determinando, così, un incremento di metacompetenze dell’apprendimento, dovuto all’uso della pratica riflessiva su risorse e strumenti specifici necessari per facilitare il proprio cammino formativo.


RINNOVAMENTO DEGLI LMS
Sono molte le ragioni che reclamano un rinnovamento degli LMS, prendiamo le prime quattro più importanti che ci vengono in mente:
  • Gli LMS sono sempre stati propagandati come ambienti in cui "finalmente" si può personalizzare l'apprendimento e invece dai percorsi di studio è in generale tutto rigorosamente standard e uguale per tutti gli utenti di pari livello.
  • Nel web ormai dilagano le reti sociali, piattaforme di comunicazione e scambio dove la comunicazione è aggregata attorno alla rete di relazioni che si creano tra i partecipanti, dove ogni partecipante è il centro della propria rete e può avere più o meno contatti, con conseguenza di una rete di relazioni web più o meno marcata. In un LMS il concetto di aula virtuale aggrega tutti gli allievi in modo uniforme e in generale i gruppi, pur essendo diversi, operano in base agli stessi principi di inclusione in blocco.
  • La personalizzazione dei percorsi di apprendimento richiede al LMS di disporre di un modulo di automazione personalizzata dei percorsi stessi. Molto spesso invece l'LMS si presenta come una intranet passiva, una sorta di sito riservato da una password, più che una sorta di "robot" in grado di reagire in modo selezionato e intelligente offrendo contenuti e relazioni realmente personalizzati per il fruitore.
  • Sempre la personalizzazione dei percorsi di apprendimento implica anche la necessità da parte dei facilitatori di monitorare il singolo percorso e di intervenire in modo efficace nei singoli casi. Se gli allievi sono molti ed i percorsi sono molto differenziati il compito del tutor, che deve monitorare e facilitare, diventa immane. Diventa quindi necessario disporre di un sistema semi-automatizzato di supporto, un Intelligent Tutoring System, che possa intervenire tempestivamente a certi snodi o su richiesta, fornisca in automatica diagnosi completa e possa anche in qualche caso proporre primi suggerimenti di routine, riducendo o scremando il compito di intervento ai facilitatori.

I futuri LMS dovranno fare i conti con alcune caratteristiche che così possiamo elencare:
  • la facilità e intuitività d'uso da parte dell'utente finale, con la possibilità da parte dell'utente di amplificare certe correlazioni (scelte di contenuto e di comunicazioni) e di smorzarne altre in un quadro dinamico;
  • un'interfaccia di interazione personale (anche interna al PLE) e di gruppo basata sulle esperienze dei social network e sulla fluidità di integrabilità di documenti, materiali, applicazioni;
  • la presenza di una "intelligenza" del sistema che gli consenta di ottenere adeguati orientamenti nei processi di insegnamento/apprendimento (ITS Intelligent Tutoring System), dell'accompagnamento lungo tutto il percorso e del "social tagging";
  • la potenzialità espressiva dell'immagine e della grafica anche 3D nelle interfacce di navigazione e di comunicazione, connessa tuttavia alla flessibilità di configurazione degli ambienti in base a criteri generativi automatizzati;
  • la flessibilità delle tecnologie rispondenti alle logiche dei sistemi aperti ed interoperabili, totalmente cross-platform, collegate alle potenzialità dei web services, in una logica di interoperabilità con i moduli funzionali di altre piattaforme, specialmente open source.


Schema del mio PLE